Libro
Vettorazzi, Elisa
Il paziente pediatrico in radiologia: approccio e percorsi / Elisa Vettorazzi ; Relatrice = Erstbetreuerin Patrizia Pernter ; Correlatrice = Zweitbetreuerin Norma Decaminada
Titolo / Responsabilità: Il paziente pediatrico in radiologia: approccio e percorsi / Elisa Vettorazzi ; Relatrice = Erstbetreuerin Patrizia Pernter ; Correlatrice = Zweitbetreuerin Norma Decaminada
Pubblicazione: Bolzano, 2021
Descrizione fisica:
77 p. ; ill. ; 30 cm.
Data:2021
Lingua:
Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese:
Italia
Varianti del titolo:
- Der *pediatrische Patient in der Radiologie: Ansatz und Wege
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Abstract:
Background. L’affluenza dei pazienti pediatrici in una struttura non dedicata è bassa. Diconseguenza, il TSRM può trovarsi in difficoltà nell’approccio con il bambino. In particolarequando quest’ultimo è agitato o poco collaborante.Oltre alla gestione del piccolo paziente, il TSRM deve informare l’accompagnatore sullaprocedura e organizzare l’esame, impiegare le misure di radioprotezione e prevenire i dannidovuti al campo magnetico nonché contattare, qualora dovesse essere necessario, l’infermiere,l’anestesista e il medico radiologo.Materiali e metodi. Sono state individuate le fasce d’età del paziente in età evolutiva e lecaratteristiche del comportamento e dell’approccio del bambino con l’ambiente,l’accompagnatore e il personale medico-sanitario in generale.In seguito si sono analizzate la sala d’attesa e la sala diagnostica, evidenziando tutti i fattoriche possono influenzare lo stato d’animo del paziente.Tali informazioni sono servite per determinare quali sia il metodo d’approccio migliore daadottare verso il bambino e l’accompagnatore, prendendo in considerazione i rischi noneliminabili come l’impiego delle radiazioni ionizzanti, la presenza del campo magnetico ecc.ed i fattori che possono agitare il paziente ma che possono essere gestiti, tra cui la paura delbuio o dell’abbandono, il rumore, mantenere una posizione costante nell’arco del tempo…Infine sono state messe a confronto la realtà dell’ospedale di Bolzano “San Maurizio” conquella dell’ospedale pediatrico di Firenze “Meyer”.Risultati. È emerso che una struttura non dedicata al paziente pediatrico può mettere adisposizione dei dispositivi di intrattenimento per i bambini, ad esempio dei giochi daosservare o tenere in braccio, ove possibile, durante l’esecuzione della prestazione.Inoltre si possono introdurre degli spazi nelle sale d’attesa e fornirli di un tavolo con dellesedie su misura, carta e matite colorate, opuscoli informativi per bambini, libri…Lo spazio dedicato al bambino può essere diviso da quello dell’adulto tramite un pannello inplexiglass per garantire una certa riservatezza.Le sale d’esame rappresentano un ostacolo in quanto sono spesso buie ed estranee al bambino.È compito del TSRM dare al paziente le indicazioni da seguire per la riuscita dell’esame emantenere sempre viva la comunicazione, basandosi sulle necessità e la fascia d’età delpaziente.Conclusioni. I risultati hanno permesso di elaborare delle strategie per organizzare la salad’attesa e d’esame per eseguire al meglio le prestazioni ai pazienti pediatrici, basandosi sullacomunicazione verbale e non verbale, evitando di dovere ripetere l’esame.