Libro
Vargas Llosa, Mario
I venti / Mario Vargas Llosa ; traduzione di Federica Niola
Torino : Einaudi, 2025
Supercoralli
Titolo / Responsabilità: I venti / Mario Vargas Llosa ; traduzione di Federica Niola
Pubblicazione: Torino : Einaudi, 2025
Descrizione fisica:
86 p. ; 19 cm
Serie: Supercoralli
ISBN: 9788806264109
Data:2025
Lingua:
Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese:
Italia
Nota:
- Nome di collana da catalogo editoriale
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Abstract:
In una Madrid surreale un anziano ha dimenticato l’indirizzo di casa. Solo, confuso, afflitto da terribili venti «inopportuni», vaga smarrito in una città in cui i luoghi di cultura e di incontro sono ormai virtuali. Tra ricordi frammentati e rimpianti di un grande amore, l’anziano continua a perdersi, pensando al mondo che è stato, e al mondo che verrà. Con “I venti” Mario Vargas Llosa affida ai suoi lettori un ultimo ironico e malinconico commiato. «Inguaribile conservatore»: cosí l'amico Osorio definisce il centenario narratore di questo romanzo. Che da buon nostalgico, insieme a pochi altri «relitti» come lui, non poteva mancare alla manifestazione contro la chiusura del cinema Ideal, una delle ultime sale ancora attive a Madrid. L'evento si è svolto nell'indifferenza generale: del resto alle nuove generazioni non interessa la scomparsa di quel luogo obsoleto, insieme a musei, librerie, biblioteche, teatri. Ormai basta uno schermo per avere il mondo a portata di mano, e l'arte assume la forma di una meraviglia digitale. Appare lontanissima l'epoca in cui leggere un classico o ammirare un dipinto dal vero davano quell'appagamento profondo che il narratore rimpiange. Cosí come avverte la mancanza dell'ex moglie Carmencita, abbandonata per un folle amore passeggero. Sono queste, e tante altre, le riflessioni sul passato e sul presente in cui si perde l'anziano mentre, dopo la manifestazione, vaga alla ricerca di casa sua. Non gli è mai successo, ma ora proprio non riesce a ricordare l'indirizzo. Solo, smarrito, in preda alle terribili flatulenze di cui soffre da tempo, l'anziano passa e ripassa per strade e piazze che distingue a malapena, fermandosi ogni tanto su una panchina a riposare, intrappolato nel centro labirintico di una Madrid surreale, ma perfettamente riconoscibile..