Buch
Cullen, Helen <1981->
Ti lascio la luce accesa : romanzo / Helen Cullen ; traduzione di Elisa Banfi
Editrice Nord, [2021]
Narrativa ; 817
Titel / Verantwortliche: Ti lascio la luce accesa : romanzo / Helen Cullen ; traduzione di Elisa Banfi
Veröffentlichung: Editrice Nord, [2021]
Physische Beschreibung:
321 pagine
Reihen: Narrativa ; 817
ISBN: 9788842932994
Datum:2021
Sprache:
Italienisch (Sprache des Textes, der Filmmusik usw.)
Titelvarianten:
- The truth must dazzle gradually
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Abstract:
È la vigilia di Natale e Murtagh Moone si prepara a festeggiare con i suoi quattro figli. All'appello manca solo Maeve, la moglie, però lui non è preoccupato: sa che a volte Maeve si sente soffocare e ha bisogno di allontanarsi da tutto e da tutti. Presto tornerà, seguendo la luce che Murtagh lascia sempre accesa sul portico per lei. Tuttavia il tempo passa e Maeve non arriva. Ore dopo, il mare restituisce il suo corpo. E la famiglia si ritrova di colpo a cercare invano una spiegazione...Sono passati dieci anni da allora, eppure i Moone non si sono mai ripresi. I figli sono partiti, lasciando Murtagh da solo sulla piccola isola di Inis Óg, dove lavora come vasaio. Un giorno, però, Murtagh riceve la telefonata di un uomo che non sentiva da molto tempo, un vecchio amico con cui condivide un doloroso segreto. E così scopre che, prima di morire, Maeve aveva spedito una lettera, che era andata perduta e solo adesso ha raggiunto il suo destinatario. Per Murtagh, quella lettera è la luce che illumina un nuovo cammino, è l'oro che gli permetterà di rimettere insieme i cocci del passato del suo matrimonio e liberarsi del peso che da troppi anni grava sulla sua coscienza. All'avvicinarsi del Natale, Murtagh richiama i figli sull'isola per rivelare loro la verità, sperando che si ricordino cosa significhi essere una famiglia: amare ed essere amati nonostante tutto. Perché, come i vasi rotti diventano più belli se riparati con l'arte del kintsugi, che esalta le crepe con intarsi d'oro, anche noi siamo frammenti tenuti insieme dall'affetto dei nostri cari, e siamo più forti se impariamo a mostrare le cicatrici che la vita ci lascia in dono.